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Rimpatrio sanitario e rimpatrio di salme

Rimpatrio sanitario (Maggiori informazioni sulla pagina dedicata sito del MAECI)

Nel caso di ammalati che necessitino di ricovero ospedaliero in Italia, la l’Ufficio Consolare invita i familiari a individuare una struttura medica nella quale il connazionale verrà ricoverato una volta giunto in Italia. In caso di difficoltà, la Sede può chiedere alla Prefettura di individuare la struttura sanitaria.

L’Ufficio Consolare deve inoltre acquisire un certificato medico, in cui si confermi che il cittadino italiano è in condizioni di affrontare il viaggio (la c.d. “trasportabilità aerea del paziente”).

Per i rimpatri sanitari può essere concesso un sussidio a favore di connazionali indigenti stabilmente residenti nel Paese straniero, o un prestito con promessa di restituzione a favore di connazionali di passaggio in stato di temporanea indigenza, per il ritorno in Italia su aerei di linea (utilizzando, se necessario, il servizio di barella e una scorta medica a bordo).

Per i connazionali colpiti da malattie che non consentono di firmare la promessa di restituzione, qualora i congiunti non possano provvedere al rimpatrio va acquisita la documentazione medica di temporanea incapacità di intendere e di volere.

 


 

Rimpatrio di salme (Maggiori informazioni sulla pagina dedicata sito del MAECI)

Perdere una persona cara è sempre motivo di grande dolore, ma se questo dovesse succedere all’estero, al dolore si aggiunge la necessità di risolvere alcuni problemi pratici.

Qui di seguito diamo delle indicazioni sulla soluzione di tali problemi.

Per il rimpatrio della salma di un cittadino italiano è necessario contattare l’Ambasciata d’Italia all’indirizzo consolare.addisabeba@esteri.it o, fuori dall’orario di ufficio, al numero di emergenza per segnalare il decesso e le generalità della persona deceduta. L’Ufficio Consolare trasmetterà una richiesta al Comune italiano in cui il connazionale era residente o era iscritto all’AIRE per ottenere il “nulla osta all’introduzione della salma”. Una volta ricevuto il “nulla osta” dal Comune, l’agenzia di onoranze funebri, incaricata dai familiari del rimpatrio a proprie spese della salma, potrà procedere con il trasporto in Italia.