Quattro iniziative sono state deliberate il 15 settembre dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano per un totale di 9 milioni di euro, per rispondere ai bisogni più urgenti dell’Etiopia.
Per rispondere al problema della siccità, che ha provocato una condizione di insicurezza alimentare acuta per 50 milioni di persone nel Corno d’Africa, la Cooperazione italiana metterà a disposizione delle organizzazioni della società civile 3 milioni per realizzare iniziative nei settori: acqua e igiene, agricoltura e sicurezza alimentare, protezione, salute e nutrizione, nelle regioni meridionali del Paese.
Altri 2 milioni di euro andranno a sostenere gli interventi del Programma alimentare mondiale (PAM), per favorire una risposta efficace alla riabilitazione nutrizionale e prevenire la mortalità infantile.
Il programma sarà realizzato nelle regioni Tigray, appena possibile, Amara e Afar, classificate come le più fragili in termini di bisogni. La crisi nel Nord dell’Etiopia, in particolare, ha accresciuto la vulnerabilità delle persone, soprattutto degli sfollati. I continui combattimenti, l’insicurezza, il collasso dei servizi sociali, hanno creato un ambiente ad alto rischio e un movimento forzato di popolazione in cui, oltre alla malnutrizione, la violenza di genere è una realtà quotidiana diffusa. Per prevenire questa violenza, per ridurre le disuguaglianze e contrastare lo sfruttamento e gli abusi sessuali, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), agirà in favore della protezione di quasi 50,000 donne e ragazze, in particolare di sfollati interni e returnees nel nord dell’Etiopia, attraverso un contributo di 2 milioni di euro.
Infine, l’Etiopia beneficerà di altri 2 milioni di euro, destinati alle regioni di Gambella e Benishangul-Gumuz, per dare supporto alle persone costrette a fuggire dalla situazione di conflitto.
Questi nuovi finanziamenti nel settore emergenza riaffermano l’impegno della nostra cooperazione allo sviluppo nelle aree del Paese più vulnerabili e a favore delle persone maggiormente in stato di bisogno. La situazione umanitaria in Etiopia e nella piu’ ampia Regione del Corno d’Africa sono stati inoltre oggetto di un side-event di alto livello, organizzato dall’Italia e da OCHA assieme ad altri partners internazionali e co-presieduto dalla Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marina Sereni, ieri 21 settembre a margine della 77esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.